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Etna, è polemica dopo i video dei turisti in fuga: “Perché erano in quota?”

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Decine di persone sull’Etna in fuga dopo l’eruzione che ieri ha causato il collasso di una parte del cratere Sud-Est. E’ polemica dopo i video diffusi e diventati virali sui social che mostrano l’esplosione e concitati momenti vissuti da turisti ed escursionisti.

Se da una parte le guide vulcanologiche Etna Nord sottolineano che non c’era nessun pericolo perché “i gruppi si trovavano a distanza di sicurezza“, dall’altra il sindaco di Belpasso (Catania), Carlo Caputo, sottolinea che “si è corso un grave pericolo e mi spiace se ne parli poco”.

“Alle 5.30 del mattino ci giunge la chiamata e l’sms inviato dal sistema automatico Etnas ‘altissima probabilità di accadimento‘. Perché si è consentito di portare turisti in quota?“, si chiede il primo cittadino, secondo il quale quella di ieri è stata “una giornata di fortuna, solo fortuna ma non si può contare sempre sul caso”. “Il sistema di preavviso Etnas voluto dal dirigente della Protezione civile, Salvo Cocina, funziona benissimo, a cosa serve se poi non ci sono azioni conseguenziali? A svegliarti di notte o di primo mattino? Occorre una forte presa di coscienza sui rischi e occorre interdire il perimetro individuato dalla Protezione civile quando necessita. Non possiamo guardare solo al denaro”, conclude Caputo.

Guide vulcanologiche: “Nostri gruppi si trovavano a distanza di sicurezza”

“I nostri gruppi si trovavano a distanza di sicurezza, in punti ideali per osservare l’evento in tranquillità, sempre sotto la guida di personale esperto. Alcune immagini possono impressionare, ma spesso la prospettiva inganna, e la reazione emotiva è naturale. Il nostro compito è proteggere e guidare con professionalità”, scrivono su Facebook le guide vulcanologiche Etna Nord.

“Desideriamo rassicurare tutti coloro che sono stati con noi, e che lo saranno sull’attenzione e la responsabilità con cui operiamo ogni giorno sul vulcano. Sappiamo che durante le fasi esplosive, specie su crateri attivi come il Sud-Est, possono verificarsi fenomeni improvvisi come cedimenti o colate piroclastiche. Per questo abbiamo valutato in tempo reale la situazione e adottato tutte le misure necessarie. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso con noi questa giornata indimenticabile: l’Etna si è fatto sentire, e noi l’abbiamo ascoltato… in sicurezza”.

Ingv Catania, ‘fase eruttiva conclusa’

Intanto l’Ingv di Catania fa sapere che dopo l’eruzione di ieri, oggi “la fase eruttiva dell’Etna” per l’Ingv è ritenuta “conclusa”, anche se i parametri di controllo dell’Etna “sono in risalita”. L’Istituto continua a monitorare il vulcano.

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