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Giro d’Italia in Toscana, vince prevenzione con campagna Merck su cancro vescica

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Una instant survey condotta su circa 500 persone in occasione della tappa di Siena e Pisa del Giro d’Italia e nell’ambito della campagna ‘Non girarci intorno’, promossa da Merck, mostra che oltre l’80% conosce il tumore della vescica e sa che il fumo è uno dei principali fattori di rischio, ma più della metà (53,4%) non ha mai parlato di prevenzione oncologica con il proprio medico. Mentre si evidenzia l’importanza di insistere sull’informazione, per aumentare la consapevolezza delle persone, non mancano le buone notizie. Più della metà degli intervistati (53,8%) conosce il ruolo delle associazioni di pazienti per l’informazione e la prevenzione oncologica, mentre oltre il 73% del campione saprebbe a chi rivolgersi in caso si dubbi o timori legati a questa patologia.

“Viviamo in un tempo in cui l’egoismo è cresciuto e il compito di chi rappresenta le istituzioni è quello di cercare di avere sempre la persona al centro – osserva Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana, in occasione della tappa di Pisa dell’iniziativa – Ho aderito a questa iniziativa perché voglio portare la voce della Toscana in questo senso. Se vogliamo una sanità migliore, dobbiamo investire sulla prevenzione. Si investe nella prevenzione in tanti modi, uno è quello di andare tra la gente, nelle piazze, far capire cosa vuol dire partecipare agli screening, far capire il valore, il significato di anticipare il problema che potrebbe nascere. Iniziative come queste vanno sostenute, valorizzate e le istituzioni devono essere presenti”.

“La rete oncologica della regione Toscana è ormai una realtà consolidata – sottolinea Michele Maio, direttore del Dipartimento oncologico e del Centro di Immuno-oncologia dell’Aou senese, professore ordinario di Oncologia dell’Università di Siena – La realtà è che c’è una interazione sempre più forte tra tutte le strutture oncologiche Toscane, perché solo mettendo insieme le energie di tutti gli attori si potranno ottenere dei vantaggi estremamente importanti in tutti gli ambiti della oncologia per i pazienti. E questo è l’obiettivo fondamentale che ci siamo prefissi come rete oncologica”.

Il tumore della vescica – informa una nota – è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata e in Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 31.016 casi. E’ più comune tra i 60 e i 70 anni ed è quasi 4 volte più frequente negli uomini che nelle donne. Durante le tappe toscane, il presidente Mazzeo ha sottoscritto il ‘Manifesto per l’umanizzazione delle cure in oncologia’ realizzato da Merck in collaborazione con Ailar, Walce, Palinuro e con clinici di riferimento in ambito oncologico. ‘Non girarci intorno’ si inserisce, infatti, in un più ampio piano di educazione alla salute in campo oncologico, con una particolare attenzione al tema dell’umanizzazione delle cure, che distingue l’impegno di Merck in quest’area terapeutica.

“Il nostro obiettivo è contribuire a costruire una cultura della prevenzione che coinvolga tutti, dai cittadini ai professionisti sanitari – afferma Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia – Con il progetto ‘Non girarci intorno’ vogliamo portare questo messaggio di conoscenza e attenzione ai sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d’Italia, perché, nella sfida ai tumori, una diagnosi precoce può fare davvero la differenza. Si tratta per noi di uno sforzo di comunicazione senza precedenti, che conferma il nostro impegno in ambito oncologico con un approccio a 360 gradi: non ci limitiamo infatti allo sviluppo e all’offerta di soluzioni terapeutiche all’avanguardia, ma andiamo ‘oltre il farmaco’ con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Facciamo ciò coinvolgendo tutti gli attori del sistema salute (medici e società scientifiche, associazioni di pazienti e istituzioni), e sperimentando formati e canali sempre diversi, per raggiungere il maggior numero di persone possibile”.

La campagna ‘Non girarci intorno’ è patrocinata da: Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere; Simg, Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie, Siuro, Società italiana di uro-oncologia e associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali.

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