La scrivente Organizzazione Sindacale, apprende dagli uffici della ASL e da quelli della Regione Abruzzo, di una direttiva di quest’ultima che intimerebbe alla ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, la sospensione delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di supporto amministrativo.
Un servizio che è oggetto di esternalizzazione da oltre un decennio e che vede l’impiego di circa 150 tra lavoratrici e lavoratori, alcuni dei quali ex LSU in servizio da oltre vent’anni.
Se le informali indiscrezioni raccolte corrispondessero al vero, ci troveremmo di fronte ad uno scenario a dir poco drammatico con una drastica contrazione occupazionale e con la compromissione di servizi erogati a cittadine e cittadini che determinerebbe un blocco delle attività all’interno della ASL 1.
Questo drammatico scenario diventerebbe addirittura un paradosso se consideriamo che recentemente la Regione Abruzzo ha deliberato l’aumento delle aliquote IRPEF!
Quindi, da un lato si prevede per le cittadine ed i cittadini il pagamento di imposte più alte, dall’altro vengono diminuiti i servizi all’utenza attraverso la sospensione di una procedura di gara che, tradotto, potrebbe significare la cessazione di 150 rapporti di lavoro senza tener minimamente conto delle esperienze acquisite e della fattiva necessità di personale all’interno della ASL.
Necessità quest’ultima che viene certificata dal piano dei fabbisogni del personale della ASL stessa e approvato dalla Regione Abruzzo tant’è che, proprio in questi giorni, si stanno concludendo le procedure concorsuali per l’assunzione di personale Amministrativo.
Vogliamo ricordare che l’ultimo concorso per assistenti amministrativi è stato espletato quasi 30 anni fa dalla ex ASL di Avezzano Sulmona e, ad oggi, è più che mai necessaria la presenza di tale figura professionale!
La FP CGIL dice NO a tutto questo! L’obiettivo che la Regione Abruzzo affida ai Direttori generali delle ASL di contenere la spesa, non può e non deve penalizzare lavoratrici e lavoratori e non può determinare la contrazione di servizi pubblici essenziali rivolti alla cittadinanza e garantiti dalla Carta Costituzionale!
Servizi che già oggi sono in affanno a causa della carenza di personale, tagli delle risorse, mancati investimenti, mancata programmazione ed una gestione inadeguata che stanno determinando il collasso della Sanità Pubblica Provinciale.
La scrivente ritiene, quindi, inaccettabile qualsivoglia azione che aggraverà ancora di più le condizioni dei livelli occupazionali, dei livelli quali-quantitativi delle prestazioni sanitarie, e le condizioni di lavoro a cui è costretto tutto il personale.
Per questi motivi la FP CGIL ritiene indifferibile la necessità di un confronto istituzionale con la ASL e con la Regione Abruzzo, finalizzato ad affrontare anche la tematica suesposta per una risoluzione positiva della vertenza.
Annunciamo sin da ora che, in mancanza, ci attiveremo con ogni mezzo di lotta e protesta e in ogni sede opportuna per la difesa dei diritti di lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini e per la tutela del diritto Costituzionale alla Salute.
Il Segretario Generale
FP CGIL Provincia dell’Aquila
Anthony Pasqualone