E’ polemica sulla nuova piattaforma, attivata dall’Ordine degli avvocati di Milano, per l’inoltro delle segnalazioni riguardanti magistrati e personale amministrativo degli Uffici giudiziari di Milano. Uno strumento nato in attuazione della legge delega 71 del 2022 che, spiegano gli stessi avvocati milanesi, ha “l’obiettivo di contribuire a migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, offrendo agli avvocati e ai praticanti uno strumento attraverso il quale segnalare non solo disfunzioni o criticità, ma anche aspetti positivi e virtuosi da parte degli uffici giudiziari”.
La piattaforma consente di inviare segnalazioni “sia negative che positive” sui magistrati relative a situazioni che “possano influire sulla loro professionalità”. Le segnalazioni dovranno fare riferimento a “fatti concreti, come comportamenti che evidenziano una mancanza di indipendenza nella funzione giurisdizionale o di adeguatezza nella preparazione giuridica”. Dopo un’analisi approfondita da parte di una commissione consiliare, le segnalazioni ritenute significative e fondate verranno trasmesse ai capi degli uffici. E potranno essere utilizzate dall’Ordine per esprimere pareri sulla professionalità dei magistrati per le nomine e le conferme degli incarichi direttivi.
Perplessità e critiche da parte della magistratura. Il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) Cesare Parodi, pur precisando che “la magistratura – associata come i singoli – non ha timore di questa iniziativa che si va a iscrivere in un percorso normativo già presente da tempo nel sistema” dicendosi “assolutamente certo che i magistrati proseguiranno la loro attività senza alcun timore”, ha precisato: “Quello che può evidentemente preoccupare è il possibile utilizzo strumentale di tale forme di comunicazioni che in qualche misura non consentono una immediata interlocuzione con le controparti, un immediato chiarimento e una precisa e dettagliata conoscenza esatta di quelli che possono essere gli addebiti o le critiche che vengono formulate”.
“Noi non temiamo le critiche ma vogliamo essere nella condizione di poter argomentare in termini tempestivi ed efficaci su quello che ci viene addebitato – ha sottolineato Parodi – Il clima dei tempi, purtroppo, non ci consente di escludere che questa iniziativa, volta a garantire una trasparenza democratica di valutazione sul nostro lavoro, possa essere utilizzata, al contrario, per finalità dirette a distorcere ulteriormente quella che è l’immagine della magistratura”. Giovanni Zaccaro, segretario di Area democratica per la giustizia, ha osservato che “il fondamento della legittimazione dei magistrati risiede nella loro professionalità. E’ giusto valutarla anche tenendo conto delle opinioni, documentate e motivate, degli avvocati. Il sistema introdotto dagli avvocati milanesi mi pare però una specie di tripadvisor della giustizia, dove chi non è soddisfatto della decisione stronca il giudice di turno”.
Ma il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Antonino La Lumia, non ci sta e, interpellato dall’Adnkronos, ha assicurato: “Non c’è nessun uso strumentale e nessuna presa di posizione per pressioni nei confronti dei magistrati: niente di tutto ciò. Si tratta anzi di uno strumento che serve per garantire un buon funzionamento della giustizia e che vengano tutelati i diritti dei cittadini nel miglior modo possibile”. “La raccolta delle segnalazioni è richiesta dalla nuova normativa ed è strutturata in modo da assicurare massima trasparenza, sicurezza ed è esclusa ogni forma di possibile ambiguità – osserva La Lumia – Bisogna essere chiarissimi: non è un invito alla delazione, ma è uno strumento per dare esecuzione a una previsione normativa quindi trovo francamente molto grave l’accusa di ambiguità, ritenere che ci possano essere strumentalizzazioni o usi non consoni di queste segnalazioni”. Secondo La Lumia “non ci può essere nessun uso strumentale; abbiamo elaborato, predisposto e pubblicato un regolamento della piattaforma. Le segnalazioni sono previste dalla legge, non sono una presa di posizione estemporanea dell’Ordine o dell’Avvocatura. Abbiamo attuato una norma e abbiamo previsto una procedura di massima garanzia proprio perché, come avvocati, siamo garantisti e teniamo a tutte le logiche del giusto processo”.