Il Tribunale di Pescara ha
prosciolto da tutte le accuse gli indagati nell’inchiesta
sull’affidamento in via d’urgenza del complesso sportivo delle
“Naiadi” nel capoluogo adriatico. Accogliendo la richiesta della
Procura, il Gip ha certificato che non vi fu nessun reato e che
Areacom e Regione Abruzzo operarono sempre avendo a cuore
l’interesse pubblico di garantire l’apertura e la valorizzazione
delle piscine, la cui chiusura avrebbe provocato danni
strutturali e commerciali immediati. Per il presidente della
Regione Abruzzo, Marco Marsilio “l’inchiesta della Procura, che
ha portato al sequestro di pc e cellulari del Direttore
dell’Agenzia per la Committenza, sottrattigli per oltre un anno
e sottoposti a un rigorosissimo vaglio investigativo, ci
restituisce una figura cristallina, di adamantina onestà nella
persona del dottor Donato Cavallo”.
“Non ne avevamo dubbi – prosegue la nota di Marsilio – Spero
che gli esiti dell’inchiesta fughino i dubbi anche di quanti,
improvvisandosi investigatori dell’assurdo, hanno adombrato, a
suon di illazioni e maliziosi interrogativi, chissà quali
‘ragioni’ dietro le procedure a suo tempo messe in atto. Che,
come sempre detto con trasparenza e confermato dalle indagini,
avevano il solo scopo di non depauperare ulteriormente il
complesso sportivo pubblico e di permetterne la più rapida
riapertura. Ringrazio il dottor Cavallo per la professionalità
dimostrata anche in questa congiuntura, ricordando l’amarezza
personale che mi espresse, quando l’esplodere dell’inchiesta e
il furore giustizialista di quanti erano interessati a
strumentalizzarla per fini politici, gettarono schizzi di fango
su una persona che, da decenni, vantava una carriera immacolata,
nonostante le grandi responsabilità sempre assunte in una
mansione delicata quale quella di gestire miliardi di euro in
appalti pubblici. E ringrazio anche la Procura che, guidata da
una persona di altrettanta onestà morale e intellettuale quale
il dottor Bellelli, ha per l’ennesima volta dimostrato serenità
di giudizio, accertando senza pregiudizi o teoremi precostituiti
la verità dei fatti”.
“Mi è chiaro il fatto che, ancora una volta, dietro l’attacco
a Cavallo e Areacom, qualcuno sperasse e volesse colpire il
sottoscritto – continua Marsilio – nella solita e reiterata
pratica di cercare per via giudiziaria quel ‘successo’ che non
riesce a trovare nella libera competizione elettorale. Ancora
una volta, i fatti dimostrano la trasparenza e la correttezza
del nostro agire, e che l’interesse pubblico è e rimane la
stella polare della nostra Amministrazione”.
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