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Marcinelle, Michele ancora alla ricerca delle spoglie del padre – AbruzzoNotizie

pubblicato il

“Avrei voluto
riportare le spoglie di mio padre nel cimitero di San Giuliano
di Puglia, vicino a mia madre, con la quale lui passò pochi anni
da vivo. Ma dopo anni di ricerche ho accertato che mio padre non
c’è tra le 14 vittime senza un’identità, per cui si cercano
altre strade”. A parlare è Michele Cicora, figlio di Francesco,
minatore molisano morto nella tragedia di Marcinelle l’8 agosto
1956. Quel giorno nella miniera di carbone Bois du Cazier, in
Belgio, persero la vita 262 minatori: fra i 132 italiani c’erano
60 abruzzesi e sette molisani. Per questi ultimi, ieri,
commemorazione a San Giuliano di Puglia.
Michele, parlando con l’, ricorda che il padre lavorò in
miniera per otto anni, fino all’età di 48 anni. All’epoca della
tragedia, Michele aveva 4 anni. “Mio padre mi vide solo due
volte: alla nascita e due mesi prima di morire, quando tornò a
casa in occasione della partenza di mio fratello maggiore per il
Venezuela. La mia volontà di cercarlo è stata forte sin
dall’inizio. La battaglia per identificarlo, tra mille
difficoltà, continua. Ho avuto un supporto incredibile dalla
direzione del museo di Bois du Cazier che ha sposato la mia
causa. Lì c’è una campana di Agnone donata dai Maestri del
lavoro”.
Ieri pomeriggio, Michele era alla cerimonia nel cimitero di
San Giuliano di Puglia, presenti il sindaco, Antonello Nardelli,
il parroco e alcune famiglie del posto. Ripercorre i momenti
importanti della battaglia per ritrovare il padre, iniziata con
le proprie forze, anche economiche, fino all’identificazione di
sei minatori. “Il 28 luglio scorso – dice Cicora – è stato
identificato il quarto minatore dei 14 senza identità, era un ex
prigioniero tedesco. Aveva poco più di 30 anni e, alla fine
della seconda guerra mondiale, decise di rimanere in Belgio.

   
Dopo anni di ricerche, ho accertato che mio padre non c’è tra le
14 vittime senza un’identità. Oggi mi sento disorientato,
provato. E’ il primo anno che sono qui in paese per la
commemorazione, che solitamente trascorro a Bois du Cazier. Sono
riconoscente al sindaco che ha dimostrato sensibilità storica
verso una tragedia infinita come quella di Marcinelle”.

   

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