Si è conclusa la quarta edizione di Super Walls, la Biennale di Street Art che dal 17 maggio al 1° giugno ha coinvolto Padova e altri 13 comuni della provincia in un grande racconto collettivo attraverso i linguaggi dell’arte urbana.
Il tema di quest’anno, ‘Il Sogno’, ha ispirato la realizzazione di 38 murales — quattro in più rispetto ai 34 inizialmente previsti — firmati da 29 artisti italiani e internazionali. I murales realizzati resteranno come patrimonio della città di Padova e dei 13 comuni della provincia coinvolti.
“Sono profondamente soddisfatto di questa edizione – afferma il curatore Carlo Silvestrin – Abbiamo dato vita a una quarantina di opere grazie al sostegno dei Comuni, alla collaborazione dei partner e al coinvolgimento attivo della cittadinanza. La partecipazione è stata straordinaria, così come la qualità degli artisti. Anche i fuoriprogramma hanno arricchito il progetto, dimostrando quanto la street art sappia essere viva, autentica e in dialogo costante con il territorio”.
In molti dei comuni coinvolti, infatti, gli artisti hanno lasciato anche interventi spontanei, nati da incontri imprevisti o ispirazioni del momento: una decina di opere aggiuntive, che testimoniano la natura aperta e generativa del festival.
A PADOVA – I muri si sono trasformati in narrazioni visive potenti e poetiche. All’INPS di via Delù si incontrano il flusso astratto di Boogie.EAD e Jak_Ventitre, le vignette che riflettono sul senso dell’esistenza di Jace e l’energia pop e colorata di Spike Clark, che ha lasciato anche un secondo intervento, libero e gestuale, nei pressi del Palantenore di Piazza Azzurri d’Italia, dove ha realizzato un’opera anche Man-x. Sull’edificio INAIL di via Nancy si sviluppa in due atti l’intensa opera di Giulio Masieri: da un lato, un uomo in bilico su una scala dipinge la propria ombra (lato ingresso); dall’altro, una famiglia di elefanti con protesi rappresenta la rinascita dopo l’infortunio (lato parcheggio). Accanto, la maestosa opera di JDL raffigura due figure femminili legate e sospese in un gesto di sollevamento, una riflessione profonda su fragilità e sostegno. Pochi passi più in là, all’interno della Torre Archimede dell’Università degli Studi di Padova, Orion ha firmato un intervento site-specific geometrico e percettivo.
A trasformare la palestra comunale di Salboro ci hanno pensato Any About New York e Maria-Rosa SZY, che hanno trasposto su muro visioni di gioco e leggerezza, con giovani atleti in volo. Alessio-B ha realizzato, invece, un’opera ispirata alla leggendaria “Imagine” di John Lennon in Via dei Colli.
Completano il panorama padovano quattro interventi su pareti scolastiche, ciascuno con un linguaggio distintivo: David Karsenty ha portato il suo universo cartoon-pop alla Scuola Primaria G. Leopardi; Mura ha trasformato la primaria G. Mazzini in un’esplosione fiorita di colore; Shife ha reso omaggio all’ingegner Bernardi con un’opera visionaria all’interno dell’istituto a lui intitolato. Infine, la leggenda newyorkese dei graffiti Cope2 ha firmato il suo pezzo al Liceo Artistico Modigliani, coinvolgendo nella realizzazione anche un gruppo di studenti dell’ultimo anno.
IN PROVINCIA – Fuori città, è firmata dal torinese Mrfijodor l’ironica rivolta dei biscotti messa in scena al supermercato Alìperme di Noventa Padovana. Carolì ha animato la scuola media di Albignasego con una fiaba notturna dal cuore infantile. A Cadoneghe, Zero Mentale ha sollevato i sogni con un cuore alato sulla parete d’ingresso dell’SFP Francesco d’Assisi. A Conselve, Maria-Rosa SZY ha firmato un invito all’empatia con una bambina che disegna un cuore tra le stelle.
Due le opere di C0110: a Fontaniva l’artista ha affrontato il tema dell’amore negato con un cuore imprigionato tra le dita, mentre a Megliadino San Vitale ha creato un abbraccio cosmico tra un bambino e un elefante.
A Montegrotto Terme, l’opera monumentale nel sottopasso di via Campagna Alta è stata realizzata in gruppo dai francesi Bagdad, Fortunes, Lélé e Ofet, tutti originari di Rennes: 800 m² di sogno in movimento tra cetacei, stelle e risvegli. Sempre a Montegrotto Terme, Fortunes ha portato poesia celeste all’Hotel Luna, mentre LéLé e Ofet hanno realizzato un delicato omaggio di colore sul monumento dedicato alle vittime della strage di Ustica. Il quarto intervento nel comune termale è stato invece firmato dallo spagnolo Alberto Montes alla Casetta del Sole.
A Limena le opere realizzate sono tre: Lélé e Ofet hanno trasformato la centrale termica e la palestra comunale in ciminiere di sogno e colore, ridefinendo lo spazio urbano con segni grafici audaci e visioni poetiche. Insieme al resto della crew di Rennes, hanno poi completato l’intervento decorando anche la muretta di recinzione, dando unità e continuità all’intero complesso.
Sempre a Limena, presso il supermercato Alì di via Roma, Vincent Gibeaux ha firmato un’opera nata da un dialogo pittorico spontaneo, che riflette l’anima aperta, inclusiva e giocosa di questa edizione di Super Walls.
A Saonara, Bagdad ha fatto volare una balena di graffiti su fondo blu nel parcheggio dell’Alì Supermercati, portando leggerezza e immaginazione in uno spazio quotidiano.
A Rubano, Daco ha reinterpretato il mito della fenice con un intervento per Intesa Sanpaolo, mentre il duo Medianeras ha scomposto la realtà attraverso una composizione anamorfa sulla sede di ETRA, trasformando la parete in un invito a cambiare prospettiva.
A Piove di Sacco, l’artista francese Anna Conda ha ritratto una Demetra notturna che tesse i suoi capelli di spighe, mentre a San Giorgio delle Pertiche si incontrano il gesto di memoria di Shife sulla facciata della biblioteca, il corteo fiabesco e solidale di Tony Gallo e un colorato muro di Lélé e Ofet nel centro del paese.
A Saccolongo, infine, Tony Gallo ha raccontato l’attesa e l’incontro su una cabina elettrica trasformata in poesia urbana.
Ancora in fase di realizzazione è, invece, il progetto che l’artista olandese JDL sta realizzando a Cadoneghe all’interno del Parco della Repubblica.