Divieto temporaneo di balneazione,
a Pescara, nel tratto di mare denominato “zona antistante via
Leopardi” (gli stabilimenti balneari dalla Capannina alla
Vongola). Lo prevede un’ordinanza firmata, “in via assolutamente
prudenziale”, dal sindaco Carlo Masci, dopo che nel territorio
di Spoltore (Pescara) c’è stata la rottura di un tratto della
condotta fognaria che confluisce al depuratore del capoluogo
adriatico, provocando uno sversamento nel fiume.
L’azienda comprensoriale acquedottistica è già al lavoro per
ripristinare la condotta. Il provvedimento, firmato dal sindaco
sentite l’a stessa Aca e l’Arpa, è finalizzato a “scongiurare
qualsiasi ragionevole rischio per la salute dei bagnanti”. La
rottura e lo sversamento nel fiume Pescara sono avvenuti nel
territorio comunale di Spoltore, all’altezza della confluenza
del Fosso del Seminario, quindi ad una distanza tale dalla foce
(circa 5 chilometri) che agevola la diluizione dei contaminanti.
Annunciando che l’intervento dell’Aca “nel pomeriggio
dovrebbe essere concluso”, Masci spiega di aver ritenuto
“doveroso intervenire a tutela dei bagnanti, in attesa che gli
accertamenti dell’Arpa sulla qualità delle acque svelino le
effettive conseguenze sulla balneabilità, dopo la rottura della
condotta. Anche se potrebbero non emergere anomalie, ho ritenuto
comunque prudenziale vietare i bagni. Nel momento in cui avremo
dati certi – conclude il sindaco – adotteremo i provvedimenti
consequenziali, ci auguriamo di pronta revoca del divieto”.
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