“L’ennesimo atroce episodio di violenza su di una giovane donna. L’assassinio di Martina Carbonaro, la sua feroce modalità, la motivazione data dal giovane fidanzato che era stato lasciato, ci preoccupa ancora di più. Il possesso della donna, l’apparente asintomaticità del comportamento quotidiano, ‘era un bravo ragazzo’, ci pone interrogativi importanti su quale società stiamo costruendo. Non nascondiamoci più dietro il ‘lockdown’ esagerato, che pure ha creato disagi ed inquietudini nei giovani, qui si tratta di qualcosa di più strutturale, di dare da un lato una speranza ai giovani nel futuro e dall’altro di mettere in campo misure concrete ed efficaci di prevenzione ma anche di garantire certezza della pena”. Così Francesco Vaia, componente dell’Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, a margine della presentazione al Senato del libro ‘Due minuti di rumore’ di Teresa Del Prete, parlando dell’omicidio della 14enne di Afragola, Martina Carbonaro.
Da Vaia arriva un invito agli uomini: “Fermiamo questa strage mai più donne assassinate. Guidiamo noi questa inversione nel nostro Paese, dimostrando, nel quotidiano e con gesti concreti, di essere contro il patriarcato, contro il possesso, contro la violenza sulle donne. Adesso basta”.