“Siamo in ottima compagnia, insieme al meglio della società civile russa, dei gruppi locali per i diritti umani, della stampa indipendente e dei movimenti Lgbtqia+”. Così all’Adnkronos Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia in merito all’inserimento dell’organizzazione nell’elenco delle indesiderabili dalla Procura generale in Russia.
“La motivazione secondo cui Amnesty International porterebbe avanti progetti russofobi è semplicemente ridicola. Se pensano in questo modo di impedirci di fare ricerca sui crimini di guerra commessi in Ucraina e sulla repressione del dissenso interno, si sbagliano”, conclude Noury.