Un Papa under 70, come Leone XIV anni che si prepara a guidare la Chiesa negli anni a venire, “non può sottostimare il ruolo della nutrizione nel mantenimento della salute fisica e mentale. L’alimentazione, in questa prospettiva, non è una questione privata o di semplice benessere personale, ma è parte integrante della sostenibilità del ministero petrino”. Lo spiega all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, docente di nutrizione umana e nutraceutica presso l’Università Lum che ha stilato 10 consigli dedicati a Leone XIV. Perché “il cibo non è soltanto nutrimento: è anche espressione di uno stile di vita. In un pontificato che aspira a essere duraturo, profondo e coerente – ribadisce l’immunologo – l’alimentazione può assumere il valore di una pratica spirituale quotidiana, un gesto concreto di cura di sé che rafforza la capacità di servire con lucidità e dedizione la propria missione”.
Ecco i 10 principi guida per una dieta papale funzionale e longeva:
1) Moderazione come stile evangelico. Evitare gli eccessi, anche nel cibo, è una forma di coerenza con il messaggio evangelico. Più che austerità forzata, si tratta di sobrietà consapevole.
2) Dieta Mediterranea come base ideale. Ricca di vegetali, olio d’oliva, legumi, pesce e cereali integrali: è salutare, sostenibile e culturalmente affine alle tradizioni vaticane.
3) Controllo del consumo di carni rosse e insaccati. Ridurli può prevenire problemi cardiovascolari, potenzialmente tra i più rischiosi con il progredire dell’età.
4) Pasti regolari e ben distribuiti nella giornata. Evitare digiuni estemporanei o cene pesanti. L’equilibrio alimentare sapientemente distribuito nel tempo aiuta a regolare zuccheri e pressione.
5) Idratazione costante. Bere acqua con regolarità, limitare caffè e bevande zuccherate. Spesso la stanchezza è solo disidratazione.
6) Zuccheri semplici con parsimonia. Dolci, dessert e pasticceria: meglio limitarli a circostanze occasionali. Favorire frutta fresca o secca.
7) Un rapporto sano con il cibo. Mangiare come gesto di gratitudine e di rispetto per se stessi, non come rifugio dalla fatica o dallo stress. La mensa come spazio spirituale.
8) Attenzione alla salute intestinale. Intestino e cervello sono strettamente legati. Prebiotici (fibra) e probiotici (yogurt, fermenti meglio se opportunamente calibrati) possono sostenere la lucidità mentale.
9) Controlli regolari e dialogo con professionisti della nutrizione. Una figura stabile che monitori nel tempo le esigenze del Santo Padre, anche in relazione alle inevitabili modifiche correlate ai suoi spostamenti e alle sue trasferte, è fondamentale.
10) Affidarsi a una cucina ispirata alla consapevolezza e all’equilibrio. Il pasto preparato con cura è già medicina. La scelta del cuoco papale è strategica come quella di un segretario personale.