La contrazione economica degli ultimi mesi, determinata da vari fattori come le tensioni geopolitiche che sono esplose in varie zone del globo, ha inciso negativamente anche sulla liquidità delle aziende italiane. Non sorprende quindi che, rispetto al 2023, si è registrato un aumento del 2% delle richieste di credito. Una crescita non poderosa, ma comunque significativa e che indica il momento di difficoltà delle aziende italiane in quasi tutti i mercati.
Oltre alla contrazione economica, ci sono state altre condizioni che hanno favorito l’incremento delle domande di finanziamento, come le offerte favorevoli dettate da un costo del finanziamento piuttosto contenuto per il settore bancario e un rischio minore grazie alle garanzie statali. Le richieste di finanziamento sono dunque finalizzate a far fronte a problemi di liquidità, per riassestare le casse aziendali e poter poi reinvestire in futuro. Giocano un ruolo fondamentale anche i tassi di interesse, che sono rimasti piuttosto bassi e che hanno reso più sostenibile il debito. Benché la situazione da un punto di vista economico resti ancora piuttosto incerta, aleggia un certo ottimismo sospinto dalla ripresa dell’attività economica che rende più sostenibili i finanziamenti.
Ogni azienda ha le sue problematiche, le sue spese da sostenere e i suoi obiettivi da raggiungere, quindi è necessario scegliere il finanziamento più adeguato alle proprie necessità. Si tratta di un passo cruciale per ogni azienda, perciò è fondamentale rivolgersi ad esperti del settore come i professionisti di youFin, che offrono la loro consulenza suggerendo i finanziamenti online per aziende più indicati per raggiungere i propri obiettivi finanziari.
Sono tantissimi i settori produttivi che hanno fatto ricorso ai finanziamenti bancari, ma c’è un’eccezione: il mercato immobiliare, probabilmente per effetto di operazioni di cessione di crediti deteriorati. Tra i settori che invece hanno fatto maggiormente ricorso ai finanziamenti bancari c’è quello automotive, in particolare delle auto e di altri mezzi di trasporto. A seguire troviamo le attività di servizi di alloggio e ristorazione, le industrie tessili, l’abbigliamento, le attività professionali e scientifiche.
Tra le ditte individuali c’è stato un aumento delle richieste di prestito pari al 5%, mentre l’incremento tra le società di capitali si è attestato al 2% rispetto al 2023. In aumento anche l’importo medio richiesto dalle piccole imprese (+6%) e dalle società di capitali (+8%). Buona parte delle piccole imprese ha chiesto finanziamenti inferiori ai 20.000 euro, quindi questo significa che i finanziamenti sono utilizzati spesso per far fronte ad esigenze di liquidità.
Quando le concessioni di credito aumentano, i depositi tendono a crescere ancora di più, segnalando un comportamento piuttosto prudente da parte delle famiglie e delle imprese. In previsione futura è comunque importante supportare i flussi di cassa delle aziende e implementare strategie di medio e lungo termine. In tale ottica i prestiti rappresentano una soluzione indicata per far fronte all’attuale contrazione economica e ripartire con una maggiore solidità quando ci sarà la crescita.