”E’ un appello molto importante” quello che Papa Leone XIV ha rivolto ”all’umanità intera e ai politici” nel suo primo discorso dopo la fumata bianca in Piazza San Pietro e ”l’Ucraina si aspetta che le sue parole per una pace disarmata facciano breccia nei cuori”. Perché ”serve una pace che sia fondata sul rispetto e sul diritto, non sulle armi”. Lo ha detto all’Adnkronos il nunzio apostolico di Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas, pronto ad accogliere il nuovo Pontefice in Ucraina, sperando che Leone XIV possa compiere quel viaggio che non riuscì a Francesco.
”Qui in Ucraina, non soltanto per i cattolici, ma per tutta la popolazione, c’è grande attesa perché il Santo padre possa venire in visita. Io personalmente mi auguro di poterlo ricevere qui in Ucraina presto – ha affermato Kulbokas -Sarebbe un segnale forte, anche perché l’Ucraina si senta accompagnata spiritualmente e moralmente dalla Chiesa”.
Quanto alla missione di pace che Papa Francesco aveva affidato al cardinale Matteo Zuppi, il nunzio spera ”non solo che possa proseguire, ma mi auguro che venga rafforzata” perché ”è una missione molto importante”. In ogni caso ”deciderà il Santo Padre” e ”noi in Ucraina lo accompagniamo con la preghiera perché la sua missione sia efficace”. Sulla ‘sorpresa Prevost’, Kulbokas taglia corto: ”Non ho mai riflettuto su chi potesse essere il nuovo Papa, mi occupo di altro”. Ma sulla scelta di Leone XIV riflette: ”Mi sembra un Papa che unisce, è un momento di grande gioia”.