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IL CALCIO FEMMINILE TRA GIOCO E NUOVI LINGUAGGI: ALL’AQUILA UN CONVEGNO PER AVVIARE UNA NUOVA NARRAZIONE E POI IN CAMPO PER LE FINALI DEL TORNEO SCOLASTICO REGIONALE

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Una giornata di sole, sorrisi ed emozioni prima in “aula” e poi in campo.

La mattinata si è aperta con il convegno “Calcio Femminile: per noi una questione di comunicazione”, ospitato nella Sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo. Un momento di confronto ricco e partecipato, dove è emerso chiaramente che il calcio femminile non è solo sport, ma cultura, linguaggio, cittadinanza.

Al centro del dibattito anche il tema della narrazione e del linguaggio, fondamentali per costruire una cultura del rispetto dentro e fuori dal campo. Lo ha sottolineato Laura Tinari, presidente vicaria LND Abruzzo e responsabile del calcio femminile, che con il suo intervento iniziale ha aperto il confronto e offerto numerosi spunti di riflessione: “Una delle sfide che il mondo dilettantistico femminile deve lanciare ai pregiudizi si gioca sulla comunicazione: narrazione, linguaggio, spettacolo, progetti digitali e poi la sensibilizzazione nelle scuole. Vanno raccontate storie che parlino di gioco, successi, battaglie e vittorie. Passione e sacrificio restano una costante nella nostra comunicazione, ma è arrivato il momento di virare sulla competenza e professionalità delle atlete. Il nostro obiettivo è cambiare la percezione di chi parla di femminile, perché il linguaggio ha un duplice ruolo: raccontare la società e indirizzarla e plasmarla. In un mondo sempre più ‘social’ dobbiamo dare il nostro contributo per veicolare valori positivi: attraverso questi mezzi, parlando lo stesso linguaggio delle più giovani, possiamo educarli a un uso consapevole di tali strumenti. Con i social media è diventato troppo facile commentare, giudicare o offendere senza dare peso alle parole, senza rendersi conto che con le parole si può fare violenza. Le parole possono ferire e influenzare i comportamenti personali di chi è destinatario di quei commenti negativi. Il calcio femminile per noi è una questione di comunicazione, ma non può essere un problema di comunicazione”.

Nel mio nuovo incarico al CONI Abruzzo intendo portare avanti una visione in cui comunicazione e formazione camminino insieme – ha dichiarato  Antonello Passacantando, neopresidente CONI Abruzzo. – Lo sport e la scuola devono essere compagni di banco: solo così possiamo crescere cittadini consapevoli e appassionati. È un percorso che già iniziato nei miei anni da coordinatore di Educazione motoria, fisica e sportiva per l’Ufficio Scolastico Regionale, e che oggi voglio continuare con ancora più forza.

Daniele Ortolano, vicepresidente FIGC, ha sottolineato l’importanza delle scuole calcio nel percorso di crescita di tutto il movimento:
In questi anni le scuole calcio hanno imparato a organizzarsi meglio, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sul piano dei valori. Inclusione, attenzione ai linguaggi e crescita dell’interesse verso il movimento femminile sono risultati concreti di un lavoro portato avanti con competenza, costanza e visione. Il futuro si costruisce così.

“La realtà calcistica sul territorio dimostra che tanto lavoro è stato fatto, ma abbiamo anche una grande responsabilità nei confronti del calcio femminile – ha dichiarato Giancarlo Abete, presidente LND e del Dipartimento Calcio Femminile –. Dobbiamo partire dalle motivazioni che spingono le ragazze a giocare, per poi creare contesti, opportunità, spazi in cui queste motivazioni possano radicarsi e diventare scelte di vita”.

Significativo l’intervento del presidente LND Abruzzo, Concezio Memmo, che ha sottolineato il valore strategico della comunicazione e del lavoro di squadra per la crescita del movimento femminile: “L’evoluzione del calcio femminile passa dalla comunicazione, ma anche dalla coerenza tra quello che diciamo e quello che facciamo. In Abruzzo stiamo dimostrando che, con l’impegno quotidiano, si possono raggiungere risultati importanti: oggi abbiamo una rete solida, fatta di persone competenti, motivate e attente ai segnali del territorio. Il calcio ce lo insegna: si vince insieme, si cresce insieme. E la presenza oggi di queste ragazze, dei loro insegnanti, delle famiglie e delle istituzioni è la dimostrazione che il nostro movimento sa essere aperto, inclusivo e capace di futuro”.

Proprio le testimonianze delle studentesse, che hanno partecipato al torneo scolastico “Gioca con noi, facciamo squadra!” sono state tra i momenti più significativi del convegno, insieme all’intervento conclusivo di Betty Bavagnoli, responsabile del settore femminile della AS Roma, che ha rivolto un augurio semplice e potente alle giovani calciatrici: “Scegliete questo sport con la stessa libertà e dignità che hanno i ragazzi nel decidere il proprio futuro. Il modo in cui parliamo di calcio femminile può cambiare la percezione che ne abbiamo”.
Presente in videocollegamento anche Manuela Giugliano, centrocampista della As Roma e della Nazionale e prima italiana candidata al Pallone d’Oro. Impossibilitata a partecipare di persona a causa di un lieve problema fisico, ha voluto comunque essere presente per portare il suo saluto e sottolineare, anche attraverso la propria esperienza sui social, quanto la comunicazione sia oggi uno strumento fondamentale per valorizzare il calcio femminile e combattere stereotipi e discriminazioni.

Al convegno hanno partecipato anche la vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia, l’assessore allo Sport del Comune dell’Aquila Vito Colonna, il coordinatore Educazione fisica e motoria Ufficio scolastico regionale Guido Grecchi, la capitana della Rappresentativa femminile LND Abruzzo Elena Valente.

Nel pomeriggio, le finali regionali del torneo interscolastico “Gioca con noi, facciamo squadra!”, promosso dalla LND Abruzzo, in collaborazione con il Coordinamento Regionale SGS e l’Ufficio Scolastico Regionale, hanno regalato emozioni e grande partecipazione. Sul rettangolo verde dello Stadio Gran Sasso d’Italia, otto scuole finaliste delle fasi provinciali cadette e allieve; sugli spalti, l’entusiasmo di chi fa il tifo perché il calcio sia realmente di tutti e di tutte.

Quella di ieri è stata la tappa finale di un percorso iniziato il 28 marzo scorso e che ha coinvolto, nella sua fase preliminare, 40 scuole e oltre 550 ragazze provenienti dagli istituti scolastici di tutta la regione. Un numero importante, che racconta di un movimento in crescita ma anche di un messaggio che è arrivato forte e chiaro: il calcio non ha genere, ma ha passione, impegno, libertà. Un plauso a tutte le ragazze che oggi hanno calcato il campo e complimenti agli istituti Chieti 4 per le cadette e Torlonia-Croce di Avezzano per le allieve per la vittoria del torneo nelle rispettive categorie. A premiare le scuole vincitrici del torneo, Massimiliano Nardocci, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, insieme a Laura Tinari.

Ma per noi a vincere, oggi, è stato un messaggio condiviso e potente: il calcio femminile è una risorsa educativa, sociale e culturale. E, in Abruzzo, ha trovato una casa che lo accoglie e lo fa crescere.

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