“Questo palco è una lente di ingrandimento sul mondo del lavoro per cercare di guardarlo nell’ottica giusta”. A parlare all’Adnkronos è Carl Brave, tra i protagonisti del Concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Un palco da cui il tema dei diritti ‘pompa nelle casse’ attraverso la voce degli artisti. Di recente, Gino Cecchettin – il papà di Giulia, uccisa dal fidanzato Filippo Turetta a novembre 2023 – con una lettera divulgata attraverso la Fondazione Giulia Cecchettin fa un appello agli artisti della musica e alle case discografiche proponendo un vademecum per un linguaggio più consapevole nei testi: “Sono d’accordo – dice Carl Brave – bisogna essere giusti in quello che si dice. C’è necessità di portare positività”.
L’artista pone l’accento anche sulla salute mentale nell’industria musicale, in cui sempre più artisti si prendono una pausa dalle scene. Un problema non solo nella musica: “Molti ragazzi e ragazze vivono una condizione di disagio. Bisogna sensibilizzare soprattutto loro e dargli tutto il supporto necessario”, conclude.