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CENTROSINISTRA SU BILANCIO: “TAGLIO ALLA ROMANA” DI 50 MILIONI, FALCIDIATI SOCIALE E ISTRUZIONE. IMPIETOSO ANCHE IL PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI”

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ABRUZZO –“Un bilancio con risorse ridotte per 50 milioni di euro con tagli alla romana in tutti i settori e tutti a carico degli abruzzesi. Un documento che si presenta illegittimo già prima di essere approvato e di cui abbiamo già da tempo denunciato i vizi essenziali; e il parere del Collegio dei revisori dei conti arrivato ieri non solo ci dà ragione, ma va ben oltre”, così i gruppi di centrosinistra sul documento in discussione in Consiglio regionale.

I tagli. Il bilancio taglia risorse per 50 milioni di euro. Più in dettaglio, ciò si traduce con l’8 per cento di stanziamenti in meno su quasi tutte le voci di bilancio, a cui si aggiunge un ulteriore 10 per centro di tagli alla romana, grazie ad una norma illegittima (articolo 6) inserita nella Legge di stabilità.

  • Il socialeè il comparto più colpito, perché perde oltre 12,5 mln, cosa che incide sugli interventi per la disabilità, per i soggetti a rischio esclusione sociale e per gli anziani, ma anche con una netta riduzione della quota di compartecipazione alla spesa socio-sanitaria, quindi minore sostegno a chi ha bisogno.
  • L’istruzione e diritto allo studio sono l’altro settore con tagli sensibili, circa 8 mln: parliamo soprattutto di Università, di trasferimenti alle ADSU, di borse di studio, ma anche di trasporto e assistenza scolastica agli studenti disabili, tutti questi campi subiranno svantaggi.
  • Anche al trasporto pubblico localemancheranno 8 milioni, con pesanti contraccolpi dopo le privatizzazioni e tagli di chilometri già operati nel recente passato. A rischio nel TPL anche il pagamento dei contratti in essere, visto che il pagamento completo dei contratti di servizio è subordinato allo scenario macroeconomico dell’economia abruzzese nel corso del prossimo esercizio. Una cosa che mai si era vista prima e che è stata censurata finanche dall’Organismo di controllo.
  • Agricoltura, la mannaia prevede un taglio di oltre 2,3 mln di euro, tagli anche per la pesca, mentre per le politiche per il lavoro e la formazione professionale raggiunge i 2,4 mln.
  • Protezione Civile. Nemmeno tale sistema è stato risparmiato, con un taglio di oltre 750.000,00, nonostante l’emergenza pandemica che richiederebbe maggiori sforzi per fronteggiare adeguatamente la crisi in atto.
  • Cultura. Il mondo culturale, avrà tagli per circa 600.000 euro, con il fondo unico per la cultura ridotto e trasferimenti per importanti iniziative culturali che, dopo anni di segno più, vedono una contrazione di circa 10.000 come per il Premio Silone ed altre manifestazioni storiche abruzzesi.
  • Gli altri 15 mln di tagli afferiscono a tutti gli altri settoridai tagli allosport per l’organizzazione di eventi di livello internazionale e nazionale al sostegno alle imprese, che ancora attendono le risorse promesse lo scorso aprile.
  • Quanto alla Sanità:oltre alla mancanza di gestione dell’emergenza finita sulle cronache nazionali e alla carenza dei vaccini antinfluenzali chi governa non fa programmazione, tutti gli atti sono ancora firma della Giunta precedente, piano sanitario e rete ospedaliera 2019/21 ad inizio 2021 non esiste ancora. Durante i lavori hanno confermato risorse per circa 500 milioni per edilizia sanitaria procurati dal centrosinistra, 143 dei quali già trasferiti per cassa e fermi per totale incapacità della maggioranza di deciderne la programmazione. E così con risorse pronte aspettano inutilmente gli investimenti su L’Aquila, Avezzano, Teramo, Giulianova, Sulmona, Penne, Chieti, Lanciano e Vasto.

Il parere. L’osservazione  più importante in arrivo dai Revisori dei conti riferisce  testualmente che: “Alla luce della normativa, pur considerando che il bilancio di previsione rappresenta uno strumento flessibile, la limitazione dell’assunzione degli impegni nelle more del definitivo accertamento, posta nel rispetto dei limiti della prudenza, di cui all’art. 6 punto 5 della legge di stabilità e lo stanziamento delle entrate per possibili incrementi destinate al finanziamento delle funzioni regionali al fine di redigere un bilancio in equilibrio, non appaiono rispettosi della normativa vigente”.

 “Sono durissimi i rilievi che il Collegio dei revisori dei Conti ha fatto al Bilancio della Regione Abruzzo: mancato rispetto della normativa vigente, mancata corrispondenza del Fondo pluriennale in entrata del 2021 e quello del 2020, mancanza di previsione del Fondo pluriennale vincolato in spese per 2021-2023, mancata corrispondenza di quanto destinato alla copertura delle spese sanitarie, non coincidono con le entrate, per dirne alcune – sottolineano i consiglieri del Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto –  Un bilancio per noi illegittimo, ma con gravi carenze anche secondo l’organo di controllo regionale, tanto che i revisori invitano l’Ente a rispettare le norme e i regolamenti finanziari. Un atto politicamente impresentabile per noi, a causa dei profondi tagli al sociale e che sicuramente è pronto ad aggiudicarsi l’ennesima impugnazione da parte del Governo, perché la maggioranza di centrodestra è stata nuovamente incapace di formulare un provvedimento con i numeri e le coperture a posto. Una situazione ai confini della realtà: non solo il documento è stato inviato tardi ai Revisori, perché la Lega ha preteso che il lavoro della Giunta venisse riscritto, ma è stato scritto in modo approssimativo e con gli stessi limiti che erano stati rilevati già in precedenti impugnative collezionate dal Governo regionale. Da qui possiamo solo dedurre che se sbagliare è umano, perseverare così ripetutamente è troppo anche per un disegno diabolico.

Cosa faremo. È già lunga la serie delle norme impugnate, se non sarà corretto in tempo, finirà impugnato anche il bilancio. Su questo lavorerà l’opposizione in queste ore, per correggere gli errori e per stanziare risorse che la Giunta non ha voluto stanziare a vantaggio di: famiglie, imprese, sociale, istruzione, cultura, agricoltura e trasporti”.

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