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MONTESILVANO, NUOVO DISTRETTO SANITARIO. LA SANITÀ DI PROSSIMITÀ: INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE DOPO LA PANDEMIA

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MONTESILVANO – Con la partecipazione del Segretario Generale della CISL FP Abruzzo Molise Vincenzo MENNUCCI, del Coordinatore territoriale della CISL FNP di Pescara Ezio GUIDI e del Presidente dell’Università Popolare della Terza Età di Montesilvano Giuseppe TINI, si è tenuta, venerdì 11 dicembre 2020, alle ore 12,00, presso la sede della CISL in Via G. D’Annunzio, 21 – Montesilvano, una conferenza sul tema: “nuovo distretto sanitario di Montesilvano: la sanità di prossimità dopo la pandemia”.

Dopo anni di lunga attesa, le Federazioni della CISL (Funzione Pubblica e Pensionati) e l’Università Popolare della Terza Età, prendono atto che i lavori del nuovo Distretto Sanitario di Montesilvano sembrano, finalmente, avviati alla conclusione. Con la sua apertura la Città di Montesilvano e l’area metropolitana avrà la grande opportunità di mettere a disposizione dei suoi cittadini servizi sanitari in locali corrispondenti alle attese ed idonei ad offrire prestazioni di alto livello.

Una delle opere sociali più significative per la Città sta per rendersi fruibile. Il Distretto Sanitario è deputato a risolvere le necessità ed i bisogni sanitari più diffusi, sia nell’ottica della tutela della salute, sia per evitare che l’evoluzione delle malattie possa trasformarsi in situazioni più complesse e più costose da fronteggiare con l’assistenza specialistica e Ospedaliera anche alla luce della recente Pandemia. Tra l’altro, la delibera di riassetto organizzativo dell’assistenza sanitaria territoriale, adottato con atto di G.R. n° 149 del 21 marzo 2018, prevede che l’area Distrettuale Metropolitana con sede a Montesilvano, assuma il ruolo di centro di responsabilità in grado di garantire un percorso di assistenza completo ed appropriato per dare risposte alle esigenze dei cittadini.

In conseguenza di questa premessa, pensare che il nuovo Distretto Sanitario possa essere attivato nella primavera 2021, con il solo trasloco dell’esistente dai precedenti locali, vanificherebbe tutte le attese e sarebbe un’altra occasione persa per Montesilvano e l’intera area distrettuale.

Le Federazioni della CISL e l’Università Popolare della Terza Età ritengono necessario IN PRIMIS LA NOMINA dei VERTICI (Dirigente e responsabile sanitario) del Distretto Sanitario prima dell’avvio delle procedure di trasferimento.

Nello specifico il distretto dell’area metropolitana, oltre al consolidamento degli attuali servizi, deve prevedere:

1- Dialisi;

2- Diabetologia;

3- HOSPICE (struttura pubblica sanitaria residenziale dedicata alle persone in fase avanzata di malattia, che necessitano di cure palliative);

4- Chirurgia Vascolare (Ecodoppler, ecc.);

5- Pneumologia;

6- Otorino;

7- “Asilo” di Sollievo (aiuto alle famiglie con malati con demenze);

8NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA (struttura operativa interdisciplinare, deputata alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, neuropsicologiche e/o psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza (da 0 a 18 anni) e di tutti i disordini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione (psicomotoria, linguistica, cognitiva, intellettiva e relazionale);

9 Istituzione del centro menopausa nell’ambito del Consultorio;

10 Un servizio in grado di rispondere ad interventi di assistenza immediata per piccoli interventi (Ambulatori H24) e tutte le prestazioni di cui ai codici bianchi e verdi;

11 Struttura per interventi occupazionali sull’invecchiamento cerebrale (in collaborazione con l’Università “G. D’Annunzio).

12– Progetto Diagnostica per Immagini “Casa della Salute”. Per rilanciare l’assistenza sanitaria nell’area metropolitana il Distretto Sanitario di Montesilvano deve includere la diagnostica per immagini per le cure territoriali al fine di potenziare l’offerta territoriale e migliorare l’organizzazione dei servizi.

I firmatari ritengono che le istituzioni si prendano cura dei più deboli e di chi ha particolari bisogni. In un mondo “malato” di globalizzazione, sempre più a misura dei più forti, le Istituzioni Locali debbono scegliere di stare al fianco di chi, a motivo dell’età, della salute, della condizione economica, sociale, lavorativa, si trova a vivere in uno stato di debolezza. Queste devono essere considerate fasce tutelate col ricevere una particolare cura, anche attraverso una lotta decisa contro ogni forma di esclusione sociale. Una particolare concretezza la vogliamo evidenziare coltivando il dialogo tra le generazioni.

Un futuro migliore è possibile. Ognuno può fare qualcosa per migliorare la politica, favorire lo sviluppo del territorio evitando, così, di ripetere errori già compiuti in passato.

Le organizzazioni chiedono l’apertura di un tavolo di “CONCERTAZIONE” con le Istituzioni preposte al fine di definire tempi, modalità e utilizzo della struttura e anche del personale da utilizzare nella nascente struttura distrettuale.

 

 

 

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